Vuelta a San Juan 2020, Remco Evenepoel subito a segno: “Voglio restare con i piedi per terra”

Remco Evenepoel parte con il piede giusto alla Vuelta a San Juan 2020. Un anno dopo il debutto da professionista in Argentina, dove aveva conquistato il suo primo podio e la sua prima maglia in qualità di miglior giovane, il fenomeno belga fa subito meglio andando a conquistare una tappa e la classifica finale. A venti anni appena compiuti sale così a quota sette vittorie, tra cui un campionato europeo e una storica classica WorldTour, senza ovviamente contare anche l’argento mondiale. Se il futuro è suo, ogni giorno che passa è ormai sempre più chiaro che anche nel presente bisogna fare i conti con lui e il successo nella corsa sudamericana è in questo senso per lui emblematico, con la voglia di continuare a migliorarsi rispetto a quanto già mostrato di poter fare.

“Prima di tutto voglio ringraziare la squadra – ha commentato dopo aver alzato al cielo la coppa – È stata una settimana fantastica ed è grazie al loro supporto che ho potuto avere questo perfetto inizio di stagione, che per me è anche una grandissima iniezione di fiducia. Sono fiero di aver vinto questa corsa e di essere il corridore più giovane ad averlo fatto. San Juan è un posto straordinario, con un pubblico bellissimo, ed è sempre un piacere essere qui. Per questo spero di tornare in futuro”.

Sempre molto sollecitato mediaticamente, nei giorni scorsi aveva ammesso di essere consapevole del suo status che lo vede tra i migliori al mondo. Un commento che non era stato gradito da tutti, interpretato come un eccesso di superbia, ma il gioiellino della corazzata britannica ci tiene a rassicurare: “Cerco sempre di essere in buona forma e do il mio meglio – conclude – Sono sempre motivato e pronto per nuove sfide. Questo è quel che sono. Sono fortunato di avere una squadra straordinaria attorno a me e voglio restare con i piedi per terra ed essere sempre lo stesso Remco che conoscete”.

Una missione non semplice per qualsiasi ragazzo dal grande talento, ancora di più per uno come lui che a questa età ha ancora molti record di precocità da poter abbattere. Tra questi ovviamente anche essere il più giovane in assoluto a indossare la Maglia Rosa, spodestando sua maestà Fausto Coppi, ma anche il più giovane vincitore di una Liegi – Bastogne – Liegi o a conquistare il Mondiale, tutti obiettivi nella sua incredibile lista per questo 2020. Ma spesso, sono proprio i più grandi ad essere i più umili, perché riconoscono nella passione e nel duro lavoro l’unico modo per sublimare il proprio talento.

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